Il suo sfruttamento risale al XVII sec., al tempo del pontificato di Urbano VIII (Matteo Barberini, già vescovo di Spoleto). L’attività estrattiva e la lavorazione del ferro, avviate per interessamento del cardinale Fausto Poli di Usigni, hanno avuto per circa un secolo un ruolo rilevante nell’economia di questo territorio. Il minerale estratto veniva trasportato con carri ed animali da soma nella ferriera di Ruscio (frazione di Monteleone). Le acque del fiume Corno, canalizzate presso il Ponte delle ferriere, erano utilizzate per il lavaggio e la fusione del ferro. Attraverso documenti d’archivio molto tecnici, ma sufficientemente variegati per ricostruire un ambiente fisico ed una situazione socio-politica, il prof. Mauro Cavallini in collaborazione con l’Associazione Culturale “ArcheoAmbiente” O.N.L.U.S. di Monteleone di Spoleto hanno realizzato una ricerca sulla storia locale svoltasi duecento anni fa intorno alla miniera di Monteleone di Spoleto. Tale ricerca è successivamente divenuta una pubblicazione avente come titolo: “L’Impresa di Monte Leone”.
"L'Impresa di Monte Leone" a cura di Mauro Cavallini
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Protocollo d'Intesa Patrimonio minerario
Protocollo d'Intesa che sancisce una collaborazione congiunta sui temi del patrimonio industriale e minerario di Monteleone di Spoleto-Miniera di Ferro di Monte Birbone e miniere di Lignite di Ruscio firmato da:
Prof. Renato Covino, Presidente AIPAI
Prof. Franco Giustinelli, Presidente ICSIM
Dott.ssa Marisa Angelini, Sindaco del Comune di Monteleone di Spoleto
Dott. Vittorio Ottaviani, Presidente Associazione Pro Ruscio
Dott.ssa Giuseppina Ceccarelli, Presidente Associazione ArcheoAmbiente